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Storia

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1938

L’ atto di nascita del Mosé risale all’11 maggio 1938, data del Regio decreto che istituisce in varie città italiane, tra cui Monza, “…presso i Regi Istituti Tecnici inferiori le sezioni commerciali ad indirizzo amministrativo…”
  Il nome viene scelto da un Collegio di insegnanti.

L’istituto viene intitolato al pittore e insegnante

monzese (1840-1904), garibaldino nel ’59,che nei suoi

dipinti predilesse soggetti di natura storica e accademica.

  Nel 1941 il Mosé è in piena crescita,inserendosi

nel tessuto cittadino e nell’intera area della

Brianza, ampliando sempre più il suo bacino di

utenza. La guerra non ha fortunatamente gravi

conseguenze, se non un lieve calo d’attività e lo

sgombero, di breve durata, della “vecchia” sede

(foto) per motivi logistici.

Negli anni ’50, nel periodo della ricostruzione, sia dietro i grandi stabilimenti che riprendono l’ attività sia dietro la miriade di nuove imprese che spuntano ovunque a Milano e in Brianza si affaccia la figura di un ragioniere che, 9 volte su 10, proviene dal Mosé, segnando così il successo della scuola monzese.

Nel 1953 si amplia con l’istituzione aggiuntiva dell’Istituto Tecnico per Geometri; si caratterizza subito come scuola madre per tutto il territorio circostante, nel quale vengono disseminate sezioni staccate che produrranno le numerose presenze oggi esistenti di Istituti Tecnici per ragionieri e geometri (ad esempio in Sesto San Giovanni; a Lissone, nella stessa Monza con l’Istituto Mapelli).

  La dotazione tecnica e scientifica dell’Istituto

tuto é di considerevole rilievo e va completan-

dosi con le più moderne apparecchiature dell’epoca.

A causa del boom demografico ed economico di quegli

anni il Mosé cresce notevolmente e nel 1954 nasce

ufficialmente il corso geometri.

Nel 1961 il Mosé approda alla nuova sede: 163 locali,

30 aule, 8 aule speciali, laboratori, palestre, bi-

blioteca, mensa e così via. La Provincia di Milano ne

fa il fiore all’occhiello della sua gestione dell’edilizia scolastica.

I corsi serali, prima organizzati da un’Opera Pia sostenuta dall’Amministrazione Comunale, vengono integrati nell’azione didattica statale nel 1964.

  Malgrado l’ampiezza della nuova sede, essa si rivela

presto insufficiente a contenere il numero degli

iscritti: nascono così le sezioni staccate, i nume-

rosi “figli” del Mosé destinati a divenire isituti

autonomi. Tuttavia ciò non impedisce al Mosé di

mantenersi al passo coi tempi creando nel 1966 i corsi

serali e nel 1968-69 il corso “per ragionieri spe-

cializzati in programmazione di elaboratori elettronici”

L’attività dei corsi di informatica gestionale, nati negli anni sessanta come corsi sperimentali, si concretizzano nel decennio successivo come indirizzo di ragionieri programmatori all’interno dell’offerta formativa ordinaria della scuola.

Alla fine degli anni sessanta l’immagine del “Mosè” ed il boom della scolarizzazione, legato all’innalzamento dell’obbligo scolastico a 14 anni, ben presto riempiono, anzi travolgono l’edificio e rigonfiano le sezioni staccate programmate da un’accorta politica della distribuzione scolastica in Brianza: si aprono gli Istituto di Sesto, Vimercate, Seregno, Cologno, Lissone, Trezzo.

In questi anni per i corsi serali comincia una azione didattica che nel tempo li farà essere tra i più consistenti centri di educazione degli adulti (E.d.A.)

Trovano collocazione nell’edificio il bar e la mensa: a tutt’oggi il “Mosè” è ancora l’unico Istituto superiore statale monzese ad avere una mensa interna.

Il mutamento gestionale introdotto dai decreti delegati, le dimensioni ciclopiche dell’Istituto, il periodo storico dal clima pesante della “contestazione” creano una situazione di fatica gestionale che i presidi di ruolo cercano di evitare: dal 1976 al 1985 a capo dell’Istituto non ci saranno più Presidi di ruolo.

Nell’anno 1985 il “Mosè” si presentava con 2500 alunni per 98 classi distribuite oltre che nella sede, anche in due succursali, in una sezione staccata e nei corsi serali; i professori erano 250; l’edificio non poteva più assicurare spazi per i laboratori e attività aperte al territorio.

Si rendeva necessario decongestionare le strutture e ricondurle alla possibilità di svolgere una didattica adeguata: l’arrivo di un Preside di ruolo nella persona del Prof. Mario Marcante, ha avviato questo processo. Nel breve arco di due anni si è giunti allo sdoppiamento dell’Istituto con la costituzione dell’Istituto per ragionieri e geometri “Mapelli” che raccoglieva le tre succursali e la sezione staccata per circa 1000 studenti.

Al “Mosè” restavano 41 classi diurne di ragionieri, programmatori e geometri e 18 classi serali di ragionieri e geometri, con 130 insegnanti. Questo sdoppiamento, con gli altri di quell’anno, fu l’inizio del processo di razionalizzazione della distribuzione delle strutture scolastiche in tutto il Provveditorato di Milano, ponendo le norme giuridiche e sindacali per quanto in seguito si sarebbe sviluppato fino ai giorni nostri.

Da allora,le presenze si sono ridimensionate a circa 1500 studenti. Sono così riemersi gli spazi per aule speciali e laboratori, sono scomparse le sezioni staccate e i doppi turni, il bacino di utenza si è notevolmente rimpicciolito. Tuttavia, si sono sviluppati i rapporti con gli enti locali, con imprese e banche e con associazioni professionali. Il Mosé ha inoltre partecipato a un progetto didattico europeo, che ha permesso l’ incontro con insegnanti di altri paesi UE, proprio nel nostro istituto, nel 1986, avvenuto all’ insegna della collaborazione e della stima che per più di cinquant’anni hanno animato il Mosé.

La globalizzazione negli ultimi tempi ha posto alla scuola, come a tutti i settori dell’economia, molte sfide che richiedono un’attenta lettura della realtà sociale ed economica nella quale si opera se si vuol essere veramente capaci di formazione.

In quest’ottica è nata l’esigenza di aprire il Liceo Linguistico che veda le lingue come asse portante ma che non escluda la possibilità di caratterizzare l’indirizzo in ordine all’approfondimento del Diritto e dell’Economia Aziendale utilizzando il 20% del monte ore come consente la legge dell’autonomia scolastica.

Per aderire alle richieste del territorio si individueranno tra le lingue oggetto di studio certamente l’inglese, il francese, il tedesco o lo spagnolo ma, se la richiesta del territorio si indirizza verso lo studio di qualche lingua orientale, non sarà escluso che anche questo cammino possa essere percorso.

Il Collogio Docenti dell’Istituto Tecnico “Mosè Bianchi” ha proposto con entusiasmo questa iniziativa che il Dirigente Scolastico ha fatto subito sua impegnandosi nella realizzazione, prendendo ripetuti contatti con gli organi superiori, assicuradoli della perfetta agibilità della nostra scuola, data la presenza di spazi adeguati e di laboratori linguistici di prim’ordine.

Per queste ragioni dall’anno scolastico 2008/2009 l’Istituto ha modificato la sua denominazione in Istituto Statale di Istruzione Superiore.