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MATERIALI UTILIZZATI NELLA FORMA RICICLATA
Non si può pensare alla vita di un oggetto se non si progetta anche la sua morte, così almeno dicono alcuni progettisti. Il pensiero progettuale moderno non sarebbe effettivamente tale se non pensasse a che fine faranno gli oggetti e la materia di cui sono fatti, quando si sarà esaurito il loro utilizzo. Cosa ne facciamo di un frigorifero che non funziona più? Dove buttiamo i suoi pezzi senza provocare danni all'ambiente? Se negli ultimi anni ci sono normative a livello nazionale e comunitario che promuovono il riciclo e gli acquisti verdi, sotto il profilo creativo si assiste a tutta una generazione interessante e divertente di prodotti che nascono come risposta a questa domanda.
Alcuni materiali sono già ampiamente utilizzati nella loro forma riciclata.
Più del 48% dell'alluminio utilizzato in Italia proviene dal riciclo e tutte le caffettiere sono costruite in questo modo. Una bella sfida si gioca invece con la carta e i suoi derivati, circa il 60%. Con la carta sono stati sviluppati dei progetti che hanno cercato di riunire diversi materiali riciclati, in modo da abbellire il prodotto. Ancora si è riusciti a sfruttare la luce e i riflessi del vetro, circa al 60%. L'ecodesign ha prodotto tante cose divertenti e un po' incredibili, come una barca tutta realizzata in plastica riciclata; oppure la ricicletta, una bicicletta in alluminio riciclato; o la sedia in plastica riciclata, progettata dall'architetto William K. Sawaya, o la cucina di cartone ideata da Marco Cappellini "Scegliendo la plastica riciclata" commenta Sawaya "non si avverte quel senso di colpa che viene dall'uso di altra plastica, contribuendo ad inondarne il mondo". L’obiettivo per il riciclo della plastica è fissato attorno al 22%
L’Arte Povera con l'impiego di materiali «non artistici», «poveri» appunto, sia naturali e organici sia industriali (legno, pietra, terra, vegetali, stracci, plastiche, neon, scarti industriali), ha guidato la nostra ricerca attraverso gallerie virtuali e mestieri antichi quali l’opera dei burattinai.