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Laboratorio Teatro Mosè

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Pronti a tornare nella Milwaukee degli anni ’50? Il prossimo 22 maggio, dal Teatro Villoresi di Monza, va in scena il nuovo musical ispirato al telefilm “cult” nato nel 1974 sull’onda del successo cinematografico del film American Graffiti e risultato nei sondaggi il più amato dagli spettatori italiani: “Happy Days“.
Tra le note di tanta musica divertente e piena di energia come l’indimenticabile sigla, anche a teatro ci sono naturalmente Howard, il capofamiglia, sua moglie Marion, casalinga perfetta e i loro due figli, Richie e Joanie “sottiletta”.
A completare il gruppo amici, vicini di casa e fidanzate come Ralph, Potsie, Chachi, Alfred, Pinky e Loribeth e, naturalmente, il mitico Fonzie, meccanico dal fascino irresistibile, con i capelli sempre pettinati e il suo indi-menticabile giubbotto di pelle, vera star delle puntate.
Happy Days il nuovo musical. La regia del musical è di Giada Stefano, le scenografie di Giovanni Pavan. Sulla scena si esibiranno i ragazzi/e del LTM

La serie tv “Happy Days” è nata nel 1974 sull’onda del successo cinematografico del film American Graffiti ed è tuttora in onda, dopo aver accompagnato generazioni di spettatori per 11 stagioni e 255 episodi complessivi ambientati nella Milwaukee degli anni ’50, raccontando le vicende quotidiane di una tipica famiglia borghese, i Cunningham.
Tra le note di coinvolgenti canzoni rock&roll (tra cui l’indimenticabile sigla) tornano Howard, il capofamiglia, sua moglie Marion, casalinga perfetta e i loro due figli, Richie e Joanie detta “sottiletta”. Completano il grup-po di amici Ralph, Potsie, Chachi, Alfred, Pinky e, naturalmente, il mitico Fonzie, meccanico dal fascino irresi-stibile, con i capelli sempre pettinati e il suo indimenticabile giubbotto di pelle, vera star dello show.

Happy Days è una sit-com televisiva statunitense di grande popolarità e successo andata in onda in prima vi-sione negli Stati Uniti dal 1974 al 1984. La serie presenta una visione idealizzata della vita americana a cavallo tra la metà degli anni cinquanta e anni sessanta.
La serie, ambientata a Milwaukee, è imperniata sulle vicende quotidiane della famiglia Cunningham. Anche in Italia la serie ha ottenuto un grande successo che ha contribuito a rendere questa trasmissione un vero cult.
La serie narra le vicende di una famiglia borghese degli anni ’50 e ’60 (in particolare dal 1954 al 1964) che vive nella città di Milwaukee, i Cunningham; la famiglia è composta da Howard, proprietario di un negozio di fer-ramenta, da sua moglie Marion, casalinga, e dai figli Charles (detto Chuck), Richard (detto Richie) e Joanie.
Il quadro è completato dai migliori amici di Richie, Ralph Malph e Warren Webber “Potsie” (in particolar modo il secondo avrà dapprima un ruolo maggiore del primo, in quanto sarà identificato nelle prime puntate come il miglior amico di Richie, infatti inizialmente è l’unico dei due che comparirà nella sigla iniziale), e so-prattutto da Arthur Fonzarelli, detto Fonzie (o anche Fonz nella versione originale), meccanico rubacuori con più di un tocco alla James Dean, che all’inizio della terza stagione andrà a vivere in un piccolo appartamento ricavato sopra il garage dei Cunningham.

Curiosità di Happy Days

Fonzie era caratterizzato dal suo tipico intercalare “Ehi!” esclamato alzando il pollice e per la sua “divisa“, cioè gli abiti che indossava praticamente sempre: jeans, maglietta bianca e giacca di pelle nera. Era soprattut-to attaccato alla giacca di pelle, che non abbandonava praticamente mai, neanche in spiaggia. Nonostante ciò queste due caratteristiche non compaiono subito nella serie. Il giubbotto di pelle viene indossato continuativamente a partire dalla seconda stagione.

L’interprete del personaggio di Richie, Ron Howard, è divenuto in seguito uno dei più apprezzati registi e produttori degli ultimi anni; infatti ha diretto film come Splash – Una sirena a Manhat-tan, Cocoon, Willow, Apollo 13, A Beautiful Mind (premio Oscar come miglior regista), Cinderella Man e Il codi-ce da Vinci, e ha prodotto la serie TV Ti presento i miei.